Successo per la prima tranche del nuovo titolo di Stato con scadenza 2040. Spread ridotto a 7 punti base. Domanda trainata da investitori istituzionali e fondi pensione.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha chiuso con successo l’emissione del nuovo BTp benchmark a 15 anni, raccogliendo ordini per oltre 133 miliardi di euro. Il titolo, che avrà scadenza il 1° ottobre 2040, è stato collocato per un importo totale di 13 miliardi di euro, confermando il forte interesse degli investitori per il debito sovrano italiano di lungo termine.
L’operazione è stata gestita da un consorzio bancario composto da Barclays, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley e Nomura, che hanno curato l’emissione sindacata. L’elevata domanda ha permesso al Tesoro di ridurre lo spread rispetto al BTp con scadenza 2039, passando da 9 punti base iniziali a 7 punti base finali.
Interesse record, oltre 10 volte l’importo offerto
Il volume delle richieste, pari a oltre 133 miliardi di euro, è stato più di dieci volte superiore all’ammontare offerto, confermando la solida fiducia degli investitori nei titoli di Stato italiani. Il nuovo BTp a 15 anni sarà caratterizzato da un tasso fisso e verrà inserito come riferimento per il mercato secondario.
Gli ordini sono giunti principalmente da investitori istituzionali, tra cui fondi pensione, gestori patrimoniali e banche centrali, a testimonianza della stabilità e dell’attrattività del titolo rispetto ad altri strumenti a lungo termine presenti sul mercato europeo.
Rendimento e confronto con il mercato
Il rendimento del nuovo BTp a 15 anni si è attestato su livelli competitivi, con uno spread contenuto a 7 punti base rispetto al titolo con scadenza nel 2039. Questo ridimensionamento rispetto all’apertura delle contrattazioni evidenzia la forte competizione tra gli investitori per l’acquisto del titolo, che ha spinto il rendimento ai livelli più bassi previsti nella fase iniziale del collocamento.
L’emissione ha attirato particolare interesse anche nel contesto della strategia del Tesoro di allungare la durata media del debito pubblico e di stabilizzare il costo del servizio del debito, approfittando del contesto di tassi relativamente favorevoli rispetto alle fasi più acute della stretta monetaria da parte della Banca Centrale Europea.
Il contesto di mercato e la strategia del Tesoro
L’ottimo esito di questa emissione si inserisce in un quadro più ampio di gestione del debito pubblico da parte del MEF, che sta cercando di ottimizzare il profilo delle scadenze per ridurre il rischio di rifinanziamento nei prossimi anni.
In particolare, il Tesoro ha confermato che, a seguito di questo collocamento di grande successo, le aste di BTp con scadenza superiore ai 10 anni, previste per il 13 febbraio 2025, non avranno luogo. Questa decisione riflette la capacità del Tesoro di coprire il fabbisogno finanziario in modo efficiente, riducendo la necessità di ulteriori emissioni a breve termine.
Negli ultimi mesi, il governo ha beneficiato della riduzione della volatilità sui mercati obbligazionari europei, che ha permesso di collocare titoli di Stato a condizioni più favorevoli rispetto ai momenti di picco delle tensioni finanziarie.
La reazione del mercato e le prospettive per i BTP
L’andamento positivo dell’emissione ha trovato riscontro anche sui mercati secondari, dove i BTp hanno mostrato una tenuta stabile, con un restringimento degli spread rispetto ai titoli di Stato tedeschi.
Gli analisti sottolineano che l’elevata domanda per il BTp a 15 anni è un segnale positivo per la stabilità del debito pubblico italiano, in un contesto in cui gli investitori continuano a cercare rendimenti interessanti nel comparto governativo europeo.
Con questa operazione, il Tesoro consolida la sua presenza sul mercato primario con emissioni mirate e ben calibrate, confermando la fiducia internazionale nella sostenibilità del debito italiano.