ILVA: il potenziale acquirente già condannato per frode contrattuale e plagio.

Jindal Steel International: chi è il candidato all’acquisto di ILVA.

Ha presentato un’offerta d’acquisto per l’intera ILVA e la sua offerta è seriamente valutata dai commissari. Ma chi sarebbe l’acquirente della più grande siderurgia europea?

Fondata nel 1952, Jindal Steel and Power Limited (JSPL), di cui Jindal Steel International è una divisione chiave, è una delle principali multinazionali siderurgiche e del settore energetico dell’India. Guidata dalla famiglia Jindal, l’azienda si è rapidamente trasformata in un colosso industriale, operando in vari settori, tra cui l’acciaio, l’energia e le infrastrutture. Tuttavia, il percorso di crescita di JSPL non è stato privo di controversie, con episodi che hanno messo in dubbio la trasparenza e l’etica aziendale.

Le origini e l’espansione internazionale

Dalla sua fondazione, JSPL ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo industriale dell’India, contribuendo alla costruzione di grandi infrastrutture e impianti di produzione di acciaio. Negli anni, la società ha esteso la sua presenza in diversi paesi, tra cui Bolivia, Oman e Sudafrica, attraverso una strategia di acquisizioni e joint venture.

La divisione Jindal Steel International rappresenta l’anima globale dell’azienda, con un focus sulle esportazioni e la fornitura di prodotti siderurgici ad alta tecnologia per mercati internazionali. Tuttavia, questa espansione è stata spesso accompagnata da polemiche e accuse di pratiche scorrette.

Le principali controversie

  1. Scandalo delle Allocazioni di Carbone (Coalgate) Nel 2012, JSPL è stata coinvolta nel cosiddetto “Coalgate”, uno dei più grandi scandali di corruzione in India. L’azienda è stata accusata di aver ottenuto concessioni minerarie attraverso pratiche opache e favori politici, causando un danno significativo all’erario indiano.
  2. Progetto El Mutún in Bolivia Nel 2006, JSPL ha siglato un accordo con il governo boliviano per lo sviluppo del giacimento di ferro di El Mutún, uno dei più grandi al mondo. Tuttavia, il progetto si è rivelato fallimentare, con entrambe le parti che si sono accusate reciprocamente di non aver rispettato gli obblighi contrattuali. Nel 2024, un tribunale internazionale ha respinto le richieste di risarcimento di JSPL, evidenziando carenze nella gestione del progetto da parte dell’azienda.
  3. Campagna pubblicitaria controversa Nel 2024, una campagna pubblicitaria di JSPL, intitolata “The Steel of India”, ha vinto premi al Festival di Cannes, ma è stata al centro di una disputa sull’attribuzione dei crediti creativi. In altri termini: è risultato che lo spot è stato spudoratamente plagiato.

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