Vladimir Putin, durante i negoziati con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, sulla guerra russo-ucraina, intende richiedere che l’Ucraina riduca drasticamente i legami militari con la NATO e diventi uno stato neutrale con un esercito limitato, riporta Bloomberg citando fonti informate sulla posizione del Cremlino.
Secondo queste fonti, Putin, sempre più convinto del vantaggio delle forze russe sul campo di battaglia, punta a ottenere il rifiuto dell’Ucraina di aderire alla NATO e a limitare il potenziale militare del Paese.
Tuttavia, il Cremlino non si oppone al fatto che alcuni paesi membri dell’Alleanza Atlantica forniscano armi a Kiev nel quadro di accordi bilaterali di sicurezza, ha dichiarato un interlocutore di Bloomberg a conoscenza della preparazione di Mosca a eventuali negoziati. Tuttavia, tali armi non dovrebbero essere utilizzate contro la Russia o per riconquistare i territori ucraini occupati dalla Federazione Russa.
Il Cremlino insisterà inoltre per mantenere il controllo su almeno il 20% dei territori ucraini, già controllati dall’esercito e dalle autorità russe. Questo include la Crimea annessa. Tuttavia, secondo alcune fonti dell’agenzia, Mosca sarebbe aperta a scambi di alcuni territori, senza specificare quali.
In precedenza, Reuters aveva riferito delle condizioni che la Russia intende proporre nei negoziati. Secondo le sue fonti, Putin sarebbe disposto a discutere con Trump un cessate il fuoco in Ucraina, ma si oppone fermamente all’ingresso di Kiev nella NATO e non intende fare significative concessioni territoriali.